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Chef Express ha inaugurato la nuova area “A ponte” di Novara, simbolo della ristorazione autostradale italiana

Completamente rinnovata l’offerta di ristorazione, il market e i servizi ai viaggiatori per una innovativa customer experience nel punto vendita

Grazie a “Campagna Amica” di Coldiretti, valorizzati i prodotti del territorio

Una rigenerazione di edificio ecosostenibile nel progetto curato dallo Studio di Architettura Iosa Ghini Associati

Chef Express, società che gestisce tutte le attività di ristorazione del Gruppo Cremonini, ha completato la ristrutturazione della grande area di servizio autostradale a ponte di Novara Nord e Sud (A4 Milano-Torino), simbolo storico della ristorazione autostradale nel nostro Paese. A Novara, infatti, l’imprenditore dolciario Mario Pavesi aprì nel 1947, esattamente settant’anni fa, la prima area di ristoro sulle autostrade italiane.

L’inaugurazione ufficiale si è tenuta oggi con una conferenza stampa nella quale, oltre al Sindaco di Novara Alessandro Canelli, sono intervenuti il Presidente di Satap, Gianni Luciani, l’AD del Gruppo Cremonini, Vincenzo Cremonini, e l’AD di Chef Express, Cristian Biasoni. Al termine gli ospiti hanno potuto degustare i piatti studiati dallo Chef Roberto Valbuzzi per il menù del ristorante OltreGusto.

Secondo Alessandro Canelli, Sindaco di Novara, l’intervento di Cremonini restituisce un nuovo volto a una struttura che rappresenta un vero e proprio simbolo per la nostra realtà territoriale oltre che per la ristorazione autostradale nel nostro Paese, dal momento che il vecchio “autogrill” è stato il primo e pionieristico esperimento della ristorazione autostradale nel nostro Paese. La moderna rivisitazione risulta innovativa nell’impostazione dei servizi e dell’offerta per i viaggiatori secondo diversi tipi di proposte commerciali: non un semplice punto di sosta, ma un’area all’avanguardia che, in linea con il suo passato, risulta oggi ancora una volta pionieristica nelle scelte di gestione attraverso il sistema di digitalizzazione integrata. Apprezziamo inoltre il fatto che la moderna impostazione, che ha visto la costante collaborazione con l’associazione di categoria Coldiretti, abbia tenuto conto dell’opportunità di promozione dei prodotti del territorio, fungendo da volano per il rilancio delle tipicità enogastronomiche e di una parte importante della nostra economia. Non da ultimo vorremmo ricordare che all’interno dell’area già lavorano oltre cento persone e che l’intenzione della società è quella di implementare ulteriormente i posti di lavoro secondo i diversi tipi di esigenze che si presenteranno anche nel prossimo futuro”.