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Heinz Beck presenta il suo nuovo ristorante “Attimi” nell’aeroporto di Fiumicino Area di imbarco E del Terminal 3 – Extra Schengen

Il progetto “Attimi by Heinz Beck”, il nuovo ristorante aperto all’interno dell’Aeroporto di Fiumicino, introduce concetti completamente nuovi nella ristorazione commerciale aeroportuale.

Il lavoro di Heinz Beck per questo nuovo ristorante nasce dall’analisi delle abitudini alimentari di coloro che viaggiano; alcune di queste sono correlate ai ritmi esasperati del quotidiano, altre derivano da stili di vita più o meno condizionati dagli stessi. Privilegiare qualità e originalità, per contrapporsi alla sempre crescente standardizzazione degli ingredienti e dei sapori a livello globale, è l’obiettivo del nuovo ristorante “Attimi” che si colloca in un ambiente, quello della nuova area di imbarco E di Fiumicino, dove è elevata la ricerca dell’eccellenza in termini di offerta. In contrapposizione a tutto questo lo chef introduce un modo di nutrirsi quando si viaggia assolutamente innovativo, in cui equilibrio, modernità, salute e gusto sono le parole chiave.

L’attenzione per il tempo caratterizza questa esperienza culinaria: sono stati creati tre diversi “menu a tempo” da 30, 45 o 60 minuti, declinati in base a quanto il cliente può aspettare in attesa della partenza. Perché quando si deve prendere un aereo, si sa, è un elemento determinante: e con ATTIMI si può mangiare “fast” con una qualità “slow”.

Non solo, per chi desiderasse degustare dell’ottimo cibo durante il volo, c’è anche la possibilità di ordinare un “take away”.

Il nuovo ristorante, con la sua superficie di 260 mq, dispone di 70 posti a sedere ed è situato nella food court della nuova area di imbarco E (voli extra Schengen), al livello superiore nell’area partenze dopo i controlli di sicurezza. Si tratta di una nuova infrastruttura di volo, 90.000 metri quadrati, realizzata per accogliere fino a 6 milioni di passeggeri in più all’anno, offrendo il meglio del Made in Italy.

Immagine architettonica e progettazione sono dell’Architetto Massimo Iosa Ghini.